Incubo per milioni di donne e subdola come un’infiltrazione silenziosa d’acqua, la pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica, il nome scientifico della cellulite, comincia a tessere la sua tela appena trova condizioni favorevoli.
Secondo il professor Antonino Di Pietro, dermatologo e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis (Milano), autore dei libri Bellezza autentica e Per la tua pelle che trattano l’argomento, i trattamenti anticellulite sono «al quarto posto tra i più richiesti dalle donne. In cima alla classifica ci sono i trattamenti viso antiaging, al secondo la richiesta di togliere i capillari, al terzo la depilazione definitiva. Però le richieste di trattamenti contro la cellulite sono in ascesa: sarà il mercato futuro. Infatti, negli ultimi due o tre anni anche grandi aziende tecnologiche hanno cominciato a presentare nuove apparecchiature per trattare cellulite».
1 Che cos’è
«È del grasso che cronicamente trattiene acqua, quindi ricco di edema. – spiega Antonino Di Pietro- La presenza di edema, di questa ritenzione di liquidi, impedisce al grasso di essere efficacemente utilizzato dall’organismo. Quindi il grasso non viene smaltito: per questo motivo chi ha la cellulite pur facendo attività fisica o diete ferree non vede migliorare la situazione rispetto ad altre zone del corpo dove non c’è cellulite.» Un esempio chiarisce il concetto piuttosto bene. «Basta pensare a una spugna inzuppata d’acqua: difficilmente potrebbe bruciare tra le fiamme. Ma se la stessa spugna si asciugasse, allora brucerebbe senza problemi». Dunque, se il grasso trattiene grandi quantità di liquidi, ecco che abbiamo la cellulite. L’organismo, a questo punto, non riesce più a utilizzare questo grasso. «Perché ciò avvenga bisogna adottare tutte le strategie possibili per eliminare i liquidi in eccesso cioè l’edema: in altre parole strizzare la spugna di cui parlavamo sopra. Se l’acqua fuoriesce, allora la spugna potrà bruciare, cioè i grassi accumulati potranno essere consumati dal corpo. »
2 Perché si forma il liquido in eccesso
«I liquidi in eccesso si formano per una fragilità capillare e di conseguenza una più facile fuoriuscita di siero e acqua dal sangue che va a raccogliersi tra le cellule. A questo si associa una diminuita attività del circolo linfatico. – continua Di Pietro – La fragilità capillare aumenta parallelamente con la pressione dei vasi sanguigni. Bisogna tener presente che i vasi sanguigni hanno una parete porosa. Se si dilatano tanto, i tubicini si gonfiano. E si aprono i pori della pareti. Ecco che attraverso le porosità dei vasi trasuda l’acqua (ricordiamo anche che il sangue è costituito per oltre il 90 per cento di acqua). E l’acqua che trasuda attraversa i pori si raccoglie tra le cellule adipose.» Non è un caso che il problema si presenti soprattutto sulle gambe. «Questo liquido che trapassa si raccoglie di più nelle gambe per via della forza di gravità: gran parte del sangue va verso le gambe e quindi i vasi sanguigni subiscono una pressione maggiore. Quando questo succede, compaiono, per esempio, i piedi gonfi, un segnale che la circolazione non funziona bene. »
3 Cosa succede dopo…
«Il grasso si gonfia d’acqua. E se la situazione persiste, un giorno dopo l’altro, con il tempo, il ristagno di liquidi porta a un’infiammazione cronica che produce un tessuto fibroso che a sua volta crea dei lacci, dei legami all’interno del grasso, tra la pelle e il muscolo. – racconta Di Pietro – Queste fibrosità, tenute insieme da qualcosa di simile a lacci, si rivelano in superficie con il caratteristico aspetto a materasso, tipico della cellulite avanzata. Sotto la pelle, infatti, questo grasso, non più elastico ma fibroso, crea dei setti e delle aderenze: proprio come nei vecchi materassi di lana che erano legati internamente con dei lacci per essere compatti».
4 Cosa occorre fare
«Per combattere la cellulite bisogna agire migliorando la circolazione, irrobustendo i vasi capillari e cercando di eliminare il più possibile l’edema, combattendo la ritenzione idrica».
5 La cellulite viene a tutti?
«La cellulite colpisce il 99% delle donne: è democratica. – spiega Di Pietro – Ciò che fa la differenza è la quantità: quando supera una certa soglia si rende visibile. Quindi la cellulite non è una malattia, ma si trasforma in una malattia quando diventa eccessiva. E se cresce comprimendo i vasi può arrivare a impedire una normale circolazione in tutto l’organismo. E la ritenzione idrica? «La ritenzione è legata a fattori genetici, ormonali (sono in particolare gli estrogeni che fanno trattenere acqua), a fragilità capillari, a una predisposizione familiare…».
Una categoria di fortunati che se la passa praticamente liscia però c’è. «Agli uomini la cellulite viene molto meno, anzi quasi per niente, a causa della diversa struttura del grasso. Il loro grasso, infatti, non trattiene acqua allo stesso modo di quello femminile per una questione genetica e ormonale.»
6 Benefici del calore: un mito da sfatare. Anzi, fa male
Qual è uno dei più grossi abbagli nel tentativo di debellare la cellulite? «Quello di utilizzare fonti di calore per scaldare le gambe (esempio, creme che scaldano), pensando di sciogliere con il calore la cellulite o il grasso come succede al grasso del pollo nel girarrosto. – racconta Di Pietro – Ma è sbagliato. Il grasso delle donne è vivo, pieno d’acqua e come abbiamo detto non si può bruciare. Utilizzando il calore cosa succede? Che i capillari si dilatano, quindi la porosità aumenta. E cresce l’acqua che ristagna. In conclusione: in tutti questi anni le cure basate sul calore non hanno risolto, anzi hanno peggiorato il quadro clinico facendo addirittura aumentare la ragnatela dei capillari visibili sulla pelle.»
7 Cosa bisogna fare e non fare?
Fattori che non giovano sono i cibi piccanti e l’alcool: causano vasodilatazione. Ovviamente è l’abuso che fa peggiorare la situazione.
Ci sono poi gli zuccheri e i carboidrati che se consumati in eccesso fanno aumentare il grasso, un altro fattore di rischio.
Se aumenta il grasso, infatti, aumenta il problema: ci sarà una massa maggiore di grasso che trattiene l’acqua. Le proteine? Vanno bene inserite in una dieta corretta. Invece, seguire un regime iperproteico potrebbe aumentare l’infiammazione. »
9 L’aiuto dalle piante, dalla frutta e dagli integratori
«Le cose da fare dal punto di vista alimentare comprendono anche l’assunzione di sostanze che possano migliorare e aiutare il microcircolo – aggiunge Di Pietro – tra queste ci sono i flavonoidi: il regno vegetale ne fornisce una buona gamma, per esempio la centella asiatica, il rusco, le more e i mirtilli, i frutti di bosco in generale. Le sostanze che migliorano elasticità e compattezza dei vasi sanguigni sono importanti per creare un circolo virtuoso che inverta i processi negativi di cui abbiamo parlato. Per favorire l’eliminazione dell’edema non dimentichiamo l’ananas che contiene la bromelina che aiuta a sgonfiare, migliora l’infiammazione: basta un quarto di ananas al giorno. Poi sempre Madre Natura ci dà la sinefrina, da aggiungere come integratore. Altra idea è mangiare le scorze di arancio nell’insalata, infatti, questa sostanza è contenuta nella buccia dell’arancio amaro. Agisce nello stimolare il metabolismo lipidico, aiuta a bruciare i grassi. Già con tutte queste sostanze si migliora la situazione. »
8 Il falso aiuto dei diuretici
«I diuretici sono una falsa soluzione, perché sgonfiano ma non curano – spiega Di Pietro – L’effetto è transitorio. Non va bene. Il diuretico, infatti, come un farmaco abbassa la pressione e l’abuso può creare scompensi nella pressione e nel metabolismo. Quindi non è la scelta giusta».
11 E le creme?
Che cosa può fare una crema cosmetica nella lotta contro la cellulite? «Non ha nessuna azione sul grasso, e non può avere nessuna azione sul grasso per legge, perché i cosmetici per legge non possono arrivare in profondità fino al tessuto adiposo, altrimenti sarebbero considerati farmaci – chiarisce Di Pietro – Però svolgono un ruolo molto importante perché, se sono efficaci, possono migliorare l’elasticità e il turgore della pelle creando un effetto calza elastica che rende più compatta la gamba facendole apparire più affusolate e più lisce. E sicuramente questo aiuta a contenere l’edema e migliorare il quadro cellulitico».
Quali creme funzionano? «Quelle che rendono la pelle più compatta, con sostanze in grado di migliorare elasticità e il turgore della pelle, per esempio, i fosfolipidi, la glucosanina, la fospidina, la superossido dismutasi (sod) e anche vitamina C». E la caffeina? « Può essere utile perché ha un’azione vasotonica, se applicata localmente tende a migliorare la situazione dei vasi capillari, come nel caso dei flavonoidi. Anche se non ha mai compiuto miracoli. »
9 La palestra da sola non basta
«Anche se si pratica un’attività fisica e una dieta ferrea, bisogna sempre prendersi cura dell’acqua che ristagna nei muscoli, altrimenti non si riesce a bruciare quel grasso depositato di cui abbiamo già detto. – ribadisce Di Pietro – L’infiammazione cronica, infatti, frena la lipolisi e non si bruciano grassi. Questa è la ragione per cui molte donne fanno tanta ginnastica e non vedono miglioramenti sulle parti colpite dalla cellulite. Se invece, prima si elimina quest’acqua in eccesso e si fa riassorbire l’edema il più possibile poi l’attività fisica porta i suoi frutti, perché il muscolo comincia a bruciare i depositi di grasso. »
10 Perché fare le scale a piedi non è sufficiente
«L’altra cosa che non serve è limitarsi a fare le scale a piedi senza prendere l’ascensore – spiega Di Pietro – Infatti, il muscolo comincia a bruciare il grasso dopo 30-40 minuti di attività continua, quando dopo aver bruciato gli zuccheri nel sangue inizia a utilizzare i depositi di grasso come materiale energetico. Quindi bisognerebbe andare su e giù per le scale per un’oretta per far partire la combustione. Allora meglio, per muovere le gambe, una camminata di almeno un’ora, ogni giorno, o degli esercizi fisici per almeno un’ora, così da bruciare effettivamente il grasso».
11 Qual è l’attività fisica migliore in assoluto
«La migliore attività fisica contro la cellulite è camminare nell’acqua facendo lunghe passeggiate al mattino presto, in spiaggia, con l’acqua all’altezza all’inguine». In alternativa, per tutto il resto dell’anno esistono palestre con tapis roulant subacquei.
12 Gli sport e gli esercizi da evitare
«Non vanno bene gli esercizi con stop bruschi dei muscoli e delle gambe perché il sangue viene spinto bruscamente nei vasi sanguigni e poi bloccato, quindi no ai salti e no al salto della corda» spiega Di Pietro. Generalizzando lo stesso vale per altri sport con frequenti salti: non sono l’ideale per curare la cellulite.